Dopo giorni di esitazione e di tensione circa la sorte del giornalista italiano Baldoni, ecco la notizia. La minaccia ventilata per la liberazione del professionista informatore a proprio rischio era che l’Italia ritirasse i suoi soldati dall’Irak. Non nuova come merce di scambio. Ricatto usato varie volte con diversi esiti. Secondo le opportunità. Anche le tattiche di lotta diventano monotone e stufano. Stufano finchè vanno a finir bene. Ma se il prigioniero viene ammazzato?
Già parte della stampa si è sforzata di creare di Baldoni un eroe. Eroe di quale parte? Eroe di quale causa? Poi, però, ci si avvide che l’avventura era stata cercata dalla vittima. E allora? Non più calde condoglianze alla famiglia, ma impacciato silenzio come davanti a un temerario. Anzi, qualche voce si è levata quasi ad approvare la vicenda attribuendo la colpa all’ucciso. Meglio stare a casa, al caldo, nel tepore della famiglia. Evitando avventure gratuite. Se no, si deve essere pronti a pagare la propria avventatezza.
Da che parte stare? Non riesco a compiacermi per un morto sia pure imprudente. Non riesco a condannare senza appello un rischio affrontato con qualche consapevolezza.
Qualcosa rimane, però, da dire. Quando si parla di popolazioni tra cui vivono credenti di intransigenza assoluta e magari non esitano a usare le armi per uccidere gli infedeli e così andare in paradiso a spassarsela con le urì, bisogna pur riflettere .
Può essere che la paura di subire del terrorismo sia esagerata. Ma , santo cielo, ci si è guardati attorno? Non c’è telegiornale senza attentati e senza lotte. Che sia tutto finto?
Si può anche sfidare qualche persona di buon senso - se è il caso -, ma con i fanatici è pericoloso misurarsi. Si ignora cosa possano fare e dove possano condurre.
Morale. Non giudicare popoli interi come scavezzacolli. Ma, di solito, vi sono anche gruppi organizzati meno gentili. Vi sono anche guerriglieri e terroristi. Dialogo in punta di forchetta discettando di alta filosofia? Senza seppellirsi nei bunker, ma anche senza passeggiare lentamente come bersagli mobili per farsi facilmente raggiungere. Può arrivare la pace perpetua.