2005-03-27 Pasqua di Risurrezione
Risurrezione e speranza
Omelia nella Messa della Domenica di Risurrezione
Como, Cattedrale, 27 marzo 2005
Oggi la nostra attenzione si rivolge al fatto più sconvolgente della storia umana: al fatto della risurrezione di Cristo. La stranezza e quasi l’incredibilità di questo avvenimento sono tali per cui studiosi anche di grande vaglia hanno tentato di spiegarlo senza ricorrere a un intervento straordinario di Dio. Hanno affermato non la successione dall’accadimento alle apparizioni di Cristo ai discepoli e alla fede; si sono, invece, sforzati di spiegare la risurrezione come una sorta di fabulazione degli apostoli e dei primi testimoni. La successione degli eventi non sarebbe il fatto storico, le apparizioni e la nascita della fede; si partirebbe, di contro, dalla fede, per estasiarsi di fronte a presunte visioni che sono state poi interpretate come avvenimento reale.
Ed ecco, invece, ciò che Pietro dice ai giudei nel primo annuncio dell’esperienza del risorto: “Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che apparisse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti”. Si tratta di una citazione tra molte che potrebbero essere recate dal vangelo, dagli Atti degli apostoli e dalle lettere dei primi agiografi.
2005-03-26 Veglia pasquale nella notte santa
Attesa di una presenza disvelata
Veglia Pasquale nella Notte Santa
Como, Cattedrale, 26 marzo 2005
Voglio vederti,
Signore Gesù.
E non solo vederti, ma contemplarti e conoscerti con il cuore
e assimilarmi a te,
mio redentore.
2006-04-16 Pasqua di Risurrezione
Una immensa speranza
Omelia nella Messa della Domenica di Risurrezione
Como, Cattedrale, 16 aprile 2006
"Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto" (cf Mc 16,6). La notizia, sconcertante e inattesa, è risonata per la prima volta dalla bocca di un angelo, all’alba di un giorno che veniva dopo il riposo del sabato (cf Mc 16,2).
Alle donne stupefatte e impaurite, che per prime l’hanno ascoltata, è dato l’ordine di correre a riferirla "ai discepoli e a Pietro" (cf Mc 16,7). E Pietro e i discepoli l’hanno trasmessa alla comunità che è nata dalla loro testimonianza; le generazioni l’hanno consegnata intatta alle generazioni, i secoli ai secoli, i paesi ai paesi, finché è arrivata fino a noi. Da allora "una immensa speranza ha percorso la terra".
La risurrezione di Cristo - evento che più di ogni altro ha segnato la storia - è il fondamento e il centro della nostra fede ed è il regalo più grande che Dio abbia elargito all’umanità.
2006-04-15 Veglia pasquale nella notte santa
Segni del Risorto
Veglia Pasquale nella Notte Santa
Como, Cattedrale, 15 aprile 2006
Gesù di Nazaret, nato a Betlemme duemila anni fa, morto crocifisso e dissanguato sull’altura del Golgota, è risorto e oggi è vivo: veramente, realmente, corporalmente vivo.
Un gruppo di donne ansiose e spaventate, un gruppo di uomini increduli e senza speranza, sono progressivamente arrivati a questa certezza, incalzati da una serie di esperienze inconfutabili: prima il sepolcro aperto e vuoto, segno che alla morte la sua più ambita preda era stata ritolta; poi l’annunzio dell’angelo, messaggero splendente del cielo ("è risorto, non è qui"); infine l’incontro aperto con lo stesso Maestro amato, ritornato alla vita.
2002-03-31 Pasqua di Risurrezione
La novità perenne della Pasqua
Omelia nella Messa della Domenica di Risurrezione
Como, Cattedrale, 31 marzo 2002
1) Sembra chiusa bruscamente la vicenda del Signore Gesù tra noi: una delusione. Speravamo in un regno di potenza che egli, invece, non era venuto a donarci. Speravamo in una vittoria squillante esibita tra gente sazia che non coglie la novità del mistero della vita nuova. Speravamo che ponesse resistenza alla passione e al morire solitario e quasi disperato. Speravamo che si mostrasse redivivo e non più morituro: principio universale di salvezza. Speravamo che apparisse come una novità e aprisse i cieli e colmasse la terra di esultanza. Speravamo che ci portasse con sé nella risurrezione dai morti. Speravamo che si squarciassero le tenebre pesanti della nostra disperazione: di noi che lo abbiamo ucciso appendendolo a una croce. Speravamo. Tutto concluso?
Ed ecco l’annuncio che reca un dono il quale si pone oltre ogni attesa. Dapprima si mostra alle donne, poi a Pietro e Giovanni, poi ai dodici spaventati, poi a più di cinquecento fratelli dei quali alcuni vivono ancora tra noi.
2003-04-19 Veglia pasquale nella notte santa
Cristo, l’inizio, la novità
e molto dolore
Veglia Pasquale nella Notte Santa
Como, Cattedrale, 19 aprile 2003
Signore Gesù, tu sei l’inizio della creazione e della grazia:
l’inizio che permane e si rinnova anche dopo il peccato della nostra superficialità e della nostra ostinata rivolta.
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