Gesù / la Chiesa / la gloria

Omelia nella Messa in Coena Domini

Como, Cattedrale, 24 marzo 2005

 

Signore Gesù, stasera ci doni l’Eucaristia.

Ti doni a noi nell’Eucaristia.

 

La presenza del sacrificio

E’ giunto il momento in cui,

avendo amato noi, i tuoi,

li amasti sino alla fine.

Ti prepari a offrirti al Padre e agli uomini:

al Padre perché il tuo sacrificio sia compiuto;

agli uomini perché ti uccidano,

tradendoti,

e tu li redima.

Con libertà vertiginosa ti prepari

ad attrarci:

morendo, compi

l’ atto più doloroso e più libero e più amante

che si possa immaginare.

Non hai più nulla di tuo da consegnare:

rimani te stesso da offrire

e ti regali

affrontando con volontà sofferta e lucida e risoluta

l’abisso del morire

per noi

e per la nostra salvezza.

E risorgi:

entri nell’universo di Dio

 – il tuo universo –

come Figlio alla destra del Padre.

Tutto si rinnova:

noi uomini in anima e corpo

e nel futuro

e nel cosmo rinnovato.

 

La Chiesa

Rimani tra noi,

nelle tenebre del tempo affaticato e gemente,

svagato e sprezzante,

chiuso nel suo peccato e nel suo tormento

e anelante a una vita divina

sino alla fine.

“Prendete e mangiate”. “Prendete e bevete”.

Così sussurri la tua scelta

di accompagnarci

ogni volta che ci raduniamo per il santo banchetto

dove ci saziamo di te,

ci dissetiamo di te.

E persisti con noi

superando la nostra solitudine

ogni giorno, ogni ora, ogni istante:

ogni istante di luce benedetta e di buio pauroso.

E ci attiri a te

rendendoci membra del tuo misterioso

Corpo che è la Chiesa,

la santa Chiesa

fatta dai tuoi apostoli dei tuoi fedeli.

Così che non so più dove termino io

e inizi tu:

poiché ci fai tuoi fino a essere te stesso

pienamente, ci attrai a te

e ci unisci tra noi

come le pietre di un tempio,

come i tralci alla vite,

come una sposa allo sposo,

come le membra a un corpo.

 

La vita del mondo che verrà

E sei pegno

di vita eterna: anticipo e stimolo e pregustazione

del nostro affondare nel tuo mistero

e del nostro ritrovarci tra fratelli

nella comunione dei santi,

e del nostro abitare

nei cieli nuovi e nella terra nuova.

In una gioia dispiegata.

In una gloria sperimentata.

Per sempre.