Dio muore per amore

Celebrazione della Passione del Signore

Como, Cattedrale, 18 aprile 2003

 

Signore Gesù, adesso, sul limitare della vita terrena,

non nascondi la tua gloria dietro il segreto messianico:

ti manifesti chiaro e abbagliante,

poiché i tuoi persecutori devono sapere chi mettono a morte.

Scardini le norme di grammatica e sintassi, quando proclami maestoso:

io sono; prima che Abramo fosse, io sono; e sei venuto per rendere manifesta la verità, poiché tu sai che cosa è la verità;

e ti identifichi con il Padre: io e il Padre siamo uno; e ti manifesti come il giudice del mondo che verrà sulle nubi a dare a ciascuno premio o castigo, a regalare grazia o lasciare nella disperazione;

e ti lasci compatire e deridere, ma non defletti dalla tua pretesa di essere il Figlio di Divenuto tra noi,

uomo tra gli uomini, Dio-uomo tra gli uomini chiamati a essere Dio.

Ti si spoglia di tutto:

dell’onore, della dignità, della fiducia che ispiri, dell’autorevolezza con cui ti imponi, del fascino con cui seduci,

della tunica, del vigore che porta la croce, della libertà di benedire, del respiro che ti si fa affannoso,

della folla che altre volte ti ha osannato, quando compivi miracoli, dei discepoli che giurano di ignorarti, mentre hanno partecipato ai segreti del tuo cuore;

ti sottraggono anche la Madre che pur condivide il tuo pianto; o sei tu che l’affidi a Giovanni perché sia come la Chiesa che ti ricorda e ti rende presente.

Denudato di tutto, uomo dei dolori,

ora non ti rimane che te stesso da consegnare al Padre,

perché tutto è compiuto

e hai solo il rantolo e il respiro breve e il cuore che si attenua:

il morire è questo inabissarti nella volontà del Padre

che ti appare tenebrosa, enigmatica e angosciante,

mentre ti attende per risvegliarti alla vita di gloria e di salvezza.

Signore, che è questo amore che si esprime nel soffrire e nel morire?

Donaci di piangere e di esultare sotto il tuo patibolo e presso la tua tomba:

esultare e piangere e attendere che ti riveli come la causa della nostra redenzione.

E aiutaci a dolorare con te

per condividere la tua gloria e la tua efficacia di riparazione del male e del peccato.

Con Maria tua Madre dolente che intercede per noi.

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