Terrorismo dal volto umano

Da mesi si insiste fino alla noia – chiedo scusa alla nausea – sentendo parlare e leggendo pezzi di notizie sui problemi più gravi del male contemporaneo.

Stiamo alla cultura occidentale e cristiana, almeno in parte.  Il segretario della Congregazione per la Dottrina della fede, Mons. Angelo Amato evidenzia la presenza, accanto alla violenza “abominevole” dei kamikaze, di sue manifestazioni “quasi invisibili”, paradossalmente presentate come “bene” e “progresso”.

I lettori non sbadiglino, se si trovano di fronte ancora una volta davanti alle questioni dell’aborto, della eutanasia, della manipolazione genetica, di coloro che promulgano leggi contrarie all’essere umano. Sono, queste, espressioni “ del terrorismo dal volto umano” da collocare accanto a quelle “abominevole” dei kamikaze: manifestano a un livello di profondità  difficilmente misurabile la presenza del male nella società. Lo ha evidenziato mons. Angelo Amato, segretario della Congregazione per la dottrina della fede, affrontando “Il problema del male. Riflessioni filosofiche e teologiche” nel corso del Seminario mondiale dei cappellani cattolici e membri delle cappellanie dell’Aviazione civile in corso a Roma su iniziativa del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti.

“Leggendo i giornali, o utilizzando internet o la tv o la radio – ha sostenuto - ogni giorno noi assistiamo a un film perverso sul male, che viene ‘girato’ in ogni parte del mondo con sceneggiature sempre nuove, crudeli e orrende, come constatiamo dalle mille provocazioni del terrorismo internazionale”. A questa “razione giornaliera” di male si aggiunge quello che resta “quasi invisibile”, ma che “esiste nelle sedi più impensate e che, paradossalmente, viene presentato come bene”, come espressione del “progresso dell’umanità”. Tali sono, per mons. Amato, le cliniche abortiste, “autentici mattatoi di esseri umani in boccio”; i laboratori dove si “fabbrica” ad esempio la Ru 486 - la cosiddetta pillola del giorno dopo - o dove “si manipolano gli embrioni umani”: i parlamenti delle cosiddette nazioni “civili” dove si “promulgano leggi contrarie all’essere umano”. A questo si aggiungono le cosiddette sette sataniche che praticano “un vero e proprio culto sacrilego del male”.

La realtà non cambia se si ammazza col machete, con il bisturi più raffinato, con la nostra cineteca mediatica. “C’è il cosiddetto ‘terrorismo dal volto umano’, anch’esso quotidiano e altrettanto ripugnante, che viene subdolamente propagandato dai mezzi di comunicazione sociale, manipolando ad arte il linguaggio tradizionale, con espressioni che nascondono la tragica realtà dei fatti”, come quando l’aborto viene chiamato “interruzione volontaria della gravidanza e non uccisione di un essere umano indifeso” o quando l’eutanasia viene chiamata “più blandamente morte con dignità”.

Il male oggi – ha poi aggiunto – “non e’ solo azione di singoli o di gruppi ben individuabili, ma proviene da centrali oscure, da laboratori di opinioni false, da potenze anonime che martellano le nostre menti con messaggi falsi, giudicando ridicolo e retrogrado un comportamento conforme al Vangelo”.

“Purtroppo – ha concluso mons. Amato – non possiamo chiudere le biblioteche del male né distruggere le sue cineteche che si riproducono come virus letali” ma possiamo chiedere a Dio di “rafforzarci, mediante la formazione di una retta coscienza che cerca e ama il vero e il bene ed evita il male”.

Il progresso scientifico e tecnico non consiste nell’igiene. Il progresso scientifico e tecnico  non consiste  nell’avere il figlio perfetto, seppure il figlio perfetto esiste.

Occorre reimparare ad avere orrore della morte. Occorre riapprendere a sostenere gli handicap che pure sono vite umane.

Occorre non schifarsi delle anomalie somatiche o psichiche. Possono essere il modello orrido del nostro destino. Possono essere richiamo al Dio che vuole il bene della vita.

 

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