Invalidità generalizzata
Marito. Moglie. I loro tre figli. Le due nuore. Il genero. Due zie del capofamiglia. La madre di quest’ultimo. La cognata. I due consuoceri. Quattro cugini. Due cognate del figlio e la cognata della figlia. E ci si può fermare qui, descrivendo una famiglia di Arzano, vicino a Napoli, ma forse si potrebbe anche continuare con stile patriarcale, pur di moltiplcare parenti e affini. Venti persone precise, fin qui. Una famiglia che si direbbe sventurata, se si credesse alle dichiarazioni ufficiali presentate all’anagrafe. Sventurata, sì, perché i venti membri richiamati figurano tutti come invalidi e prendono la pensione. Qualcuno è anche affidato a un accompagnatore. Qualche altro è cieco, ma ci vede benissimo. Qualche altro ha il permesso di depositare la macchina in un posteggio riservato agli invalidi, mentre, se non saltella come un cerbiatto, almeno cammina decentemente. Un altro si fa passare per incapace di portar pesi, mentre lo si scopre a portar pesi eccome.
Il trucco era abbastanza semplice e sagace: a chi procurava le certificazioni mediche false andavano gli arretrati che non erano poca cosa, se talvolta toccavano i 240 milioni delle vecchie lire. La cosa più strana era che le invalidità erano tutte al 100%. Una specie di ospedale o di cronicario. E invece, una famiglia del tutto normale che aveva preso a gabbo gli organi statali per succhiare soldi a ufo.
Ci si può chiedere come non ci si sia accorti di questa moria parentale. Possibile che non vi si desse una eccezione? Ulteriori indagini, sempre ad Arzano, hanno portato all’identificazione di 102 avvisi per truffa a motivo di pensioni ricevute ma non dovute: per un totale di 318 reati e 3,7 milioni di euro.
E’ pertinente domandarsi se si tratti di un caso isolato o di un’usanza diffusa. Dopodichè occorre interrogarsi sul come qualificare questi procedimenti. Si è di fronte a furbizia o a disonestà? Gli autori vanno trattati come scaltri o come ladri?
Se tutta l’Italia agisse così, le tasse non baserebbero mai e gli onesti farebbero la figura dei fessi. Tranne, forse, per la raccolta dei voti.
