Il giorno 6 c.m. si è svolta a Roma una manifestazione di Disobbedienti. Duemila circa. Ma si sa che un esaltato è un esalato, due esaltati sono due esaltati, cinquecento esaltati già sono una forza sociale. Immaginarsi duemila. Una sorta di esercito con proprie leggi e magari con proprie armi. E la forza pubblica esita a intervenire per mettere ordine: il rischio è che poliziotti e carabinieri passino per rivoltosi che si possono facilmente identificare e punire e i contestatori, di solito, la passano liscia. Un buffetto sulla guancia barbuta. Una raccomandazione accorata, poveri ragazzi. 

        In parte venivano dal Nord-Est in treno, senza pagare il biglietto: “è iniziata la rivendicazione gratuita dei trasporti”. Il treno speciale alla prossima volta. Altri giungevano da città più vicine, con forse più grinta per fare del vandalismo. In un supermercato a Roma hanno preteso lo sconto del settanta per cento su tutti i prodotti. Quando se lo son visto negare, hanno dato mano ai carrelli riempiendoli di ogni ben di Dio. Rubati perfino lettori dvd, hi-fi e altri articoli anche di prezzo elevato. Svaligiata la libreria Feltrinelli: non si salvano nemmeno tutti i ricchi rivenditori costretti a mettersi a disposizione del povero popolo dei violenti. Comunque, “sabotare lo Stato non è reato”. Mura imbrattate di spray senza raggiungere il genio di Giotto e di Rouauld. 

        Il fine della protesta? Contro il caro vita: contro le difficoltà a tirare la fine del mese. A meno che ci si metta insieme e si vada all’assalto. Durante il tragitto si aggiunge alla manifestazione il motivo della protesta contro l’America e contro Israele ecc. Inutile specificare: la litania la si sa a memoria. 

        Non si tratta di sapere con idee chiare e distinte ciò che si sta compiendo. L’importante è ricevere l’ordine che dica contro chi andare. Il 13 c.m. a Venezia-Lido e il 27 a Cosenza i disobbedienti si troveranno a manifestare contro il vertice Nato. Si sa la data e il luogo delle proteste. Si può presumere che non saranno condotte con petali di fiori. Almeno in parte si conoscono anche gli autori dei fatti: almeno gli organizzatori. 

Per loro vale sempre l’impunità? La gente è stufa di queste processioni  che si esprimono come vandalismo e come furto, senza che nessuno paghi.

Attenzione. I cittadini rischiano di difendersi da soli. E’ un male, ma. 

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