L’arcivescovo marito (per sempre?)

Il personaggio è arcinoto. Si chiama Emmanuel Milingo. Ha settantasei anni. E’ stato arcivescovo di Lusaka. Durante il suo ministero ha celebrato moltissime movimentatissime confusissimemesse di guarigione. Ha scacciato – ma chissà – innumerevoli demoni. Ha suscitato attorno a sé un movimento di confusa spiritualità che spesso ha rasentato la stravaganza. Poi, nel 2001 si è sposato secondo il rito della chiesa del reverendo Sun Myung Moone con una quarantottenne agopunturista.

Si può obbiettare che l’amore ha i suoi tempi, ma forse ha anche maggiori eccezioni rispetto a una norma di buon senso. Milingo – lo si sa – si pentì poi del passo compiuto. Giovanni Paolo II lo ricevette a Castelgandolfo e lo riammise nella Chiesa cattolica: sì, lo riammise, poiché l’intento di matrimonio da parte di una persona consacrata – soprattutto di un vescovo – comporta la scomunica. Da allora si ritirò a Zagarolo, sui Castelli Romani, per meditare e pregare. Da allora non se ne sentì più parlare. Fino a questi giorni, quando Milingo fuggì dal ritiro religioso e andò di nuovo a cercare la sua bella (si fa per dire).

E’ comparso poi in una sala grandiosa di Washington con la sua pseudosposa: pseudo, perché questa era già stata sposata con un elettricista napoletano da cui si era separata. I due hanno annunziato di riprendere lo pseudomatrimonio con un cipiglio che farebbe dimenticare le lacrime e i singhiozzi manifestati al papa quando Giovanni Paolo II l’ha riammesso nella Chiesa.

La determinazione dell’ex-prelato è tale per cui quasi giura che sarà unito alla sua Maria “finché morte non li separi”.

L’intervista-manifestazione è stata seguita anche da due vescovi che vivono nella medesima condizione di Milingo e da un prete italiano che si dichiara difensore dei sacerdoti sposati, e dunque si schiera contro la legge del celibato ecclesiale. La stampa – probabilmente copiandosi da fonte a fonte – ha parlato di centocinquantamila preti sposati. Ma si sa che le cifre di fenomeni dolorosi o seminascosti presentano sempre un aspetto di incertezza notevole.

Speriamo che la vicenda di Milingo si chiuda presto: siamo stufi di rincorrere un adolescente attempato che si lascia plagiare a intermittenza. E se proprio vuole la scomunica, gliela si dia. Milingo crede ancora?

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